Max-Planck-Institut für ausländisches öffentliches Recht und Völkerrecht Logo Max-Planck-Institut für ausländisches öffentliches Recht und Völkerrecht

Sie befinden sich hier: Forschen am Institut Gesprächs- und Arbeitsformate Gesprächskreise Dialoghi Italiani

Dialoghi Italiani

I Dialoghi italiani sono uno spazio di confronto e di riflessione sul mondo giuridico e politico italiano.
Nati nel 2014 su iniziativa di Valentina Volpe e Giacomo Rugge, allo scopo di arricchire il dibattito scientifico che ha luogo presso l'Istituto Max Planck, i Dialoghi mirano ad approfondire temi legati all’attualità e alla storia italiane nel più ampio contesto europeo e internazionale.
I Dialoghi sono aperti a chiunque abbia interesse a seguire il dibattito politico-istituzionale del Bel Paese. La lingua di lavoro è l’italiano, ma l’inglese può essere utilizzato per le domande e la discussione comune.

Precedenti coordinatori e coordinatrici dei Dialoghi sono stati/e (in ordine alfabetico per cognome): Davide Paris, Sabrina Ragone, Giacomo Rugge e Valentina Volpe.

Contatto: Laura Hering e Paolo Mazzotti

Archivio Dialoghi Italiani 

 

 


25.01.2024: La digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici: l’ecosistema nazionale di e-procurement tra innovazione e criticità

Una delle novità di maggiore portata introdotte dal decreto legislativo n. 36/2023 riguarda la digitalizzazione di tutte le fasi che costituiscono il ciclo di vita dei contratti pubblici, dalla progettazione all’esecuzione (art. 21 d. lgs. n. 36/2023) e non già della sola fase dell’espletamento delle procedure di affidamento.

Dalla completa digitalizzazione del procurement pubblico deriverebbero, difatti, una maggiore rapidità e flessibilità delle procedure, più trasparenza, e dunque un minor rischio di corruzione e infiltrazioni criminali. Più in generale, tale processo mira a una semplificazione dell’azione amministrativa, riducendo gli oneri posti a carico delle stazioni appaltanti, nonché garantendo una maggiore completezza dei dati e snellezza delle procedure di accesso.

Si tratta di un progetto alquanto ambizioso per la cui realizzazione è necessario che le stazioni appaltanti intreccino un tessuto collaborativo, in particolare, con l’Autorità nazionale anticorruzione e l’Agenzia per l’Italia Digitale. Il nuovo codice dei contratti pubblici, difatti, dinanzi all’assenza di un delineato quadro normativo, ha recepito gli approdi cui è giunta la giurisprudenza, costituendo un fondamentale tassello per la costituzione di una rule of technology volta a garantire la tutela delle situazioni giuridiche soggettive facenti capo ai soggetti della società moderna.

 

Enrica Cibella è dottoranda di ricerca presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo, ed è abilitata all’esercizio della professione forense presso la Corte di Appello di Palermo. Dopo aver approfondito parte degli studi universitari presso l’Universidad de Zaragoza e l’Universitat Pompeu Fabra, e successivamente a un'esperienza presso lo studio legale Simons Rechtsanwälte di Monaco di Baviera, ha conseguito la laurea in giurisprudenza con lode presso l’Università di Palermo. 

Svolge la sua attività di ricerca nel settore del diritto amministrativo, approfondendo le tematiche relative all’uso dell’Intelligenza Artificiale nell’ambito del procedimento amministrativo. Ulteriori ambiti approfonditi, oggetto di pubblicazione, riguardano la vigilanza bancaria e l’attività di gestione del rischio da parte della Pubblica Amministrazione.