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La via della condizionalità economica in Europa
Il Dialogo si prefigge l’obiettivo di mettere in evidenza le principali problematiche costituzionali sottese al regolamento EU 2020/2092 (nel prosieguo, e informalmente, anche “regolamento condizionalità”).
Il punto di partenza dal quale scaturiscono alcuni preliminari spunti critici è la comprensione, per il tramite delle categorie del diritto costituzionale, dello strumento della condizionalità nella dimensione europea . In particolare, si tenterà di classificare il regolamento condizionalità alla luce degli strumenti di condizionalità già noti negli studi di diritto pubblico. In questo passaggio logico, non privo di difficoltà, sarà necessario contestualizzare lo strumento nella dimensione della crisi della Rule of Law (o, anche, Rule of Law blacksliding) che sembra caratterizzare l’Europa di questi anni, ove i casi ungherese e polacco si pongono quale paradigma di quanto brevemente accennato in precedenza. L’operazione di contestualizzazione storica e politica potrebbe consentire di inferire nel senso della emersione di una nuova forma di omogeneità costituzionale europea, per il tramite del braccio “armato” della condizionalità economica, anche in assenza di altri strumenti tipici, per altro verso, dei contesti statuali. In questo senso, e brevemente, sembra importante muovere qualche riflessione intorno al rapporto tra protezione della Rule of Law e dimensione finanziaria europea, interrogandosi sul rapporto tra fondi europei e rispetto dei principi giuridici posti a fondamento dell’Unione.
Seguirà, poi, un esame sistematico delle regole stabilite nel regolamento, per comprenderne operatività, finalità e destinatari. Ciò consentirà di accennare, infine, alla questione, lasciata forse in secondo piano nel dibattito dottrinale, della tutela dei beneficiari finali nel contesto applicativo del regolamento.
Ylenia Guerra è Assegnista di ricerca di diritto costituzionale presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma nell’ambito del progetto Horizon RED-SPINEL ‘Respond to Emerging Dissensus: SuPranational Instruments and Norms of European Liberal democracy’. È autrice di svariate pubblicazioni di diritto costituzionale. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e l’LLM in European Legal Studies al College of Europe di Bruges (Belgio).
