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Il Dialogo approfondisce i più recenti sviluppi in ordine all’influenza dell’art. 6 CEDU e della relativa giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo nell’ambito del diritto amministrativo italiano.

Si assume che la problematica in questione abbia conosciuto, essenzialmente, due stagioni interpretative differenti. In un primo momento, infatti, l’attenzione della dottrina nazionale si è posta nel senso di evidenziare le criticità, strutturali e funzionali, del procedimento e del processo amministrativo italiano alla luce dell’art. 6 della Convenzione europea, suggerendo modifiche strutturali in ordine ad entrambi, e finanche un superamento, in una particolare prospettiva, della discrezionalità amministrativa come sfera di non sostituibilità del giudice alla P.A. Più di recente, alla luce delle ulteriori riflessioni dottrinali, nonché di precisazioni intervenute da parte della stessa giurisprudenza della Corte europea, rispetto all’approccio descritto ne è intervenuto uno differente. Si riscontra infatti, in dottrina e in giurisprudenza, un orientamento che, partendo dal dato del diritto europeo, non critica in sé la struttura del procedimento e/o del processo all’interno del nostro ordinamento, o la discrezionalità come sfera di non sostituibilità giudiziale, ma si propone, piuttosto, una più precisa considerazione del sindacato del giudice amministrativo in ordine alla discrezionalità dell’Amministrazione, e una più compiuta delimitazione della stessa considerazione di quest’ultima.

Si intende dunque approfondire quanto questa più recente impostazione si ponga effettivamente nel solco dell’insegnamento della Corte europea dei diritti dell’uomo sull’art. 6 CEDU, e quanto la relativa problematica incida sulla concreta declinazione del diritto amministrativo nazionale.

 

 

 

Andrea Carbone è Professore Associato (abilitato alle funzioni di I fascia) di diritto amministrativo presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ivi è titolare del corso di Diritto amministrativo II e di quello di Giustizia amministrativa della Laurea magistrale in Giurisprudenza, nonché Direttore del Master di II livello in Tutela giurisdizionale nelle controversie di diritto pubblico e Membro del Collegio di Dottorato in diritto pubblico. È autore, fra l’altro, di tre monografie su svariati temi di diritto amministrativo, nonché del manuale Corso di giustizia amministrativa. Il processo amministrativo (La Sapienza Editrice, 3° edizione 2017). Ha svolto periodi di studio e di ricerca presso numerose istituzioni accademiche (MPIL, University of Cambridge, King’s College London, Columbia University).

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